Anni 80

Lo scultore avanza gradualmente e coscientemente verso una visione che, negli anni 80, lo vede esprimere le sue idee più autentiche, ora slegate dai vincoli di quell’operare cauto, specifico della produzione del decennio precedente. Le masse si sciolgono al contatto con l’aria; la spigolosità geometrica, rassicurante perché scientifica, è quasi un ancestrale ricordo. L’indagine sulla materia è, in questa fase, totalmente rivolta a generare un rapporto equilibrato tra opera plastica e spazio. Gravante giunge ad una reciprocità, per cui la materia è nello spazio e lo spazio passa attraverso la materia. Produce opere dalla duplice lettura, che, sia isolate, sia in gruppo, esprimono significati ideologici e valori formali.